I diamanti sono la migliore scelta d'amore Ma e' vero che le donne amano cosi' tanto i diamanti? E' come chiedersi se la terra e' davvero rotonda. |
I Diamanti sono costosi perche' sono rari
FALSO! Ci sono tonnellate di diamanti! Il problema e' che ad essere veramente rari sono i diamanti buoni e che presentano determinate caratteristiche e cioe' simultaneamente.
- Colore molto chiaro
- Purezza elevata
- Taglio eccellente / ottimo
- Caratura importante
La gemma che possieda le migliori caratteristiche fisiche, un ottimo colore, una purezza elevata ed una caratura importante ma che sia tagliata in maniera imprecisa o approssimativa, avra' sempre un valore irrisorio rispetto alla stessa pietra tagliata ottimamente.
Allo stesso modo la carenza di una sola delle 4 caratteristiche sopraelencate fara' precipitare il valore della pietra.
E' possibile trovare diamanti che costano poco?
La risposta e' si se volete accontentarvi di qualcosa che 'fisicamente' e' un diamante, ma non possiede nessuna caratteristica che lo renda desiderabile per un esperto e che con ogni probabilita' risulta indistinguibile da una qualsiasi bigiotteria.
Tantissime sono le offerte di diamanti a prezzi 'scontati', certe volte addirittura costruite sull'equivoco della definizione 'brillante' che da molti viene inteso come sinonimo di 'diamante' mentre si tratta soltanto di un tipo di taglio, appunto il taglio rotondo Amsterdam detto 'a brillante'.
Se veramente siete convinti di poter comprare dei buoni diamanti a prezzo di saldo, mi dispiace doverlo dire ma siete male informati.
Se volete, dedicate 10 minuti alla lettura della nostra
PICCOLA GUIDA SUI DIAMANTI
Lo scopo di questa piccola guida e' duplice:
- Darvi una rapida ma solida educazione sui rudimenti in tema di diamanti,
- Guidarvi lungo il processo di scelta ed acquisto.
Se state pensando di comprare un gioiello con diamanti saranno minuti spesi bene. |
Le "4 C"
La qualita' di un diamante e' determinata da 4 fattori comunemente noti come le '4 C'
- Carat Weight (Peso in carati),
- Clarity (Purezza),
- Color (Colore),
- Cut (Taglio).
Le prime 3 C sono molto semplici e saranno spiegate subito. Fate invece molta attenzione alla quarta 'C' il taglio!!
La differenza tra un taglio 'eccellente', 'buono' o 'povero' puo' essere difficilmente distinguibile per un occhio poco allenato, ma fara' un' enorme differenza in termini di valore e di bellezza della pietra. Un gioielliere poco onesto puo' vendervi una pietra pesante, con purezza e colore eccezionali ad un prezzo incredibilmente basso e fare pure un considerevole profitto, se il taglio e' scadente!
La guida prende in esame ciascuno dei 4 fattori con un piccolo approfondimento.
CARAT (PESO IN CARATI)
"Carat Weight" si tratta semplicemente del peso del diamante.
Per definizione, 1 carato corrisponde a 200 milligrammi. Dato che la maggior parte dei diamanti venduti nel mercato della gioielleria pesa molto meno di un carato, esso e' abitualmente suddiviso in 'punti'. Ci sono 100 'punti' in 1 carato, cosi' che un diamante che pesa 3/4 di carato sara' un 'diamante da 75 punti'. In pratica:
1 carato = 200 milligrammi = 100 punti
Un ulteriore frazione del carato e' rappresentata dal 'grano', ci sono 4 grani in un carato, quindi:
4 grani = 1 carato e quindi 25 punti = 1 grano
Non confondete il peso di una pietra e la sua grandezza. Questo argomento e' simile a quello dei biscotti o dei sacchetti di patatine dove 'il prodotto e' venduto a peso e non per volume', per cui 500gr. di biscotti avranno un volume diverso rispetto a 500gr. di patatine. Inoltre attenzione a non confondere i carati dei diamanti con i carati di altre pietre, perche' minerali differenti hanno densita' differenti, quindi un diamante da 1 carato avra' un volume (quindi dimensioni) diverse da un rubino da 1 carato.
Un'altra fonte di confusione e' spesso rappresentata dai karati utilizzati per misurare la purezza dell'oro, che non hanno niente a che vedere con i carati per misurare il peso dei diamanti.
CLARITY (PUREZZA)
La purezza e' la misura del numero e dell'estensione delle 'inclusioni' (corpi estranei rimasti dentro la gemma durante la sua formazione) all'interno di un diamante. Generalmente, minori sono le inclusioni, maggiore e' il valore del diamante. Diamanti completamente senza inclusioni sono estremamente rari, in tutto il mondo ogni anno vengono prodotti solo qualche centinaio di pietre 'FL'.
Ci sono diversi sistemi per classificare la purezza dei diamanti, quello di gran lunga piu' utilizzato e' la scala del Gemological Institute of America (G.I.A.), che spazia da 'FL' (Esente da inclusioni) ad 'I' (Imperfetto):
Anche se puo' sembrare soggettiva, la scala del G.I.A. ha specifici criteri che devono essere usati per differenziare i vari gradi di purezza.
FL: Completamente esente da qualsiasi inclusione
IF: Internamente esente da inclusioni, sono presenti solo piccolissime inclusioni superficiali, che possono essere rimosse con una ulteriore lucidatura della pietra (che comporta una piccola perdita in peso)
VVS1 - VVS2: Solo un esperto e' in grado di individuare le inclusioni con un microscopio a 10x. Per definizione, se un esperto puo' vedere un'inclusione dalla parte superiore della pietra, il diamante e' un VVS2. Se l'esperto riesce ad individuare l'inclusione soltanto osservando la pietra dalla parte inferiore, il diamante e' un VVS1.
VS1 - VS2: Anche un occhio poco allenato puo' vedere inclusioni con un ingrandimento del microscopio a 10x, ma ci vuole un tempo maggiore di 10 secondi.
SI1 - SI2: Chiunque puo' vedere inclusioni con 10 ingrandimenti.
I1 - I3: Inclusioni possono essere viste anche a occhio nudo. Evitate proprio diamanti I2-I3.
Ci sono molti tipi differenti di inclusioni. Il modo migliore per prendere confidenza con esse e' di osservare moltissimi diamanti, quindi e' materia da esperti. Comunque le piu' comuni sono le seguenti:
Puntini: Un piccolissimo puntino bianco sulla superficie del diamante. Di gran lunga il tipo di inclusione piu' frequente.
Carboni: Un piccolissimo puntino nero sulla superficie della pietra. Meno comuni rispetto ai puntini.
Fratture: Piccole lesioni all'interno della pietra, simili nell'aspetto ad una crepa sul vetro. Le piccole crepe non hanno nessuna influenza sul diamante se non quella di abbassare il grado di purezza, crepe grandi possono diventare un problema per la tendenza a crescere mentre il diamante invecchia.
Nuvolette: Aree nebulose all'interno del diamante, in realta' fatte da molti piccoli cristalli impossibili da individuare singolarmente.
Crescite cristalline: Una piccola crescita cristallina all'interno del diamante. Sembra un piccolo diamantino dentro il diamante.
Sfortunatamente, la purezza e' molto difficile da giudicare per il consumatore medio, specialmente su pietre piccole. Comprensibilmente e' anche molto difficile dal punto di vista pratico fare esperienza prima di acquistare osservando un numero elevato di pietre differenti.
Qualsiasi buon gioielliere sara' lieto di dedicare del tempo alla spiegazione e di farvi osservare le pietre per aiutarvi a scegliere quella che fa al caso vostro. Diffidate dalle persone che dimostrano di volervi vendere un oggetto tanto importante in maniera troppo sbrigativa e senza dare le giuste spiegazioni alle vostre domande.
Un pericolo da evitare assolutamente quando si parla di purezza sono i diamanti a 'purezza aumentata' o 'aumentati' o 'clarity-enchanced'. Sono pietre rese 'visivamente' migliori con dei procedimenti tecnologici usati per mascherare le impurita' rendendole quasi invisibili. Sebbene possano sembrare puri, il valore di questi diamanti e' persino inferiore a quello delle stesse pietre prima del trattamento, inoltre la durata nel tempo viene fortemente compromessa.
COLORE
Il "colore" di un diamante fa riferimento al suo grado di giallo. Il diamante ideale e' totalmente privo di colore, quindi sara' il piu' costoso. Il G.I.A. gradua il colore secondo una scala alfabetica che spazia dalla D (totalmente privo di colore) alla Z (giallo):
Perche' un diamante possa essere considerato privo di colore (colorless) il G.I.A. richiede che stia tra i valori D, E o F e sono pietre che di solito vengono impiegate per investimento finanziario. Comunque la scala e' continua e la differenza tra un F ed un G e' davvero irrilevante. Solitamente i migliori diamanti impiegati in gioielleria vanno dal G al H.
I gioiellieri hanno due strumenti a loro disposizione per valutare il colore di un diamante. Il primo e' quello che viene chiamato 'set di riferimento'. Il gioielliere paragonera' la pietra in questione con un set di pietre dal colore conosciuto e determinera' a propria discrezione a quale colore la pietra maggiormente si avvicina. Il secondo metodo, piu' preciso, si basa sull'impiego di un 'colorimetro' che e' un'apparecchiatura elettronica in grado di misurare le caratteristiche ottiche della pietra e riportare il colore su una scala di 1/3 di grado.
Per giudicare il colore di un diamante e' cruciale vedere la pietra smontata. Chiedete di vedere la stampa del colorimetro o in alternativa di poter confrontare voi stessi la pietra con il set di riferimento.
Il fattore piu' importante che dovete considerare prima di scegliere il colore di una pietra e' il tipo di montatura che desiderate fare. Se il diamante va incastonato su una montatura d'oro bianco sarebbe opportuno scegliere un grado tra G e I. L'oro giallo sara' molto piu' incline a perdonare un grado di colore leggermente inferiore, tenete comunque in considerazione che oltre il grado K la pietra iniziera' ad essere visibilmente gialla.
CUT (TAGLIO)
Delle 4 C, il taglio e' di gran lunga quella che confonde maggiormente, dato che puo' essere riferita allo 'stile' della pietra (rotonda, quadrata, a cuore, etc.),alle sue 'proporzioni' e al grado di 'finitura' oppure al vero e proprio procedimento di taglio. Ciascuna di queste caratteristiche e' importante, quindi le discuteremo separatamente.
1. Stile di Taglio
I diamanti, cosi' come vengono formati dalla natura, consistono soltanto di pezzi tralucenti di carbonio cristallino. Se si potesse levigare la parte esterna il risultato sembrerebbe un comune pezzo di cristallo, ne' sarebbe esteticamente piu' attraente di esso. L'arte del tagliatore di diamanti e' quella di tirare fuori dal minerale grezzo uno splendido pezzo di gioielleria.
Per 'taglio' si intende l'insieme delle operazioni mediante le quali la forma della pietra grezza viene modificata in una forma geometrica ben definita, per sfruttare al massimo le caratteristiche fisiche uniche del diamante, utilizzando le leggi dell'ottica al fine di ottenere la massima riflessione della luce verso gli occhi dell'osservatore.
Gli stili di taglio sono molteplici, i piu' diffusi oltre al taglio brillante sono goccia, ovale, cuore, trapezio, baguette, carre', smeraldo e marquise. Esistono anche altri tagli rotondi diversi dal brillante ad esempio il taglio huit-huit, molto piu' semplice da eseguire per il numero di faccette inferiore e per questo spesso rifilato ai poco esperti senza particolari spiegazioni.
Sarebbe bello illustrare dettagliatamente tutti questi tagli ma per brevita' ci soffermeremo soltanto sul taglio rotondo a brillante.
Il taglio brillante ha faccette triangolari che circondano la pietra e culminano su una sommita' piatta chiamata 'tavola'. Osservate la figura per notare come le faccette triangolari si incastrano l'una sull'altra. Il moderno taglio rotondo a brillante ha 58 di queste faccette, 33 nella parte superiore chiamata 'corona' e 25 nella parte inferiore chiamata 'padiglione', la parte sottile che divide la corona dal padiglione si chiama 'cintura'.
3. Proporzioni
Nel diamante ideale, tutta la luce che entra dalla sommita' superiore rimbalzera' all'interno della pietra e verra' riflessa nuovamente attraverso la cima, dando alla pietra il Massimo dello 'scintillio' e del 'fuoco'. Se la pietra e' troppo bassa o troppo profonda, una parte della luce fuggira' dalla parte inferiore del diamante, dando l'apparenza di ombre quando la pietra viene osservata dall'alto.
E' facile intuire come la pietra con il taglio profondo mostrata sopra avra' un maggiore peso in carati, ma sara' di sicuro molto meno desiderabile rispetto a quella con un taglio perfetto. La maggior parte dei gioiellieri non si mettera' a discutere di proporzioni tranne che il cliente non lo chieda specificatamente; una pietra dalle proporzioni scarse puo' essere enormemente scontata (ma veramente tanto!) dando all'acquirente la falsa impressione di un grande affare.
Comuni Proporzioni Metriche
Al fine di comprendere meglio in che modo una data pietra si avvicina alle proporzioni ideali, dovrete misurare il diamante. Se la pietra ha un certificato del G.I.A. (o del I.G.I. o del HRD), le misure saranno sul certificato. Altrimenti chiedete al vostro gioielliere di compiere le misurazioni con un micrometro davanti a voi.
Ci sono cinque rapporti usati per valutare le proporzioni di un diamante. Come sono calcolati e cosa significano e' riepilogato sommariamente in questa tabella:
Misura |
Come Calcolare |
Importanza sulla qualita' della proporzione |
Percentuale profondita' |
c / a * 100 (%) |
Questa e' la misura piu' importante per il massimo scintillio. I diamanti che hanno percentuali di profondita' troppo basse o troppo alte, avranno delle ombre quando osservati dall'alto. |
Percentuale della tavola |
b / a * 100 (%) |
Piu' alta e' la percentuale della tavola maggiore sara' lo scintillio e minore sara' il fuoco, e vice versa. La percentuale ideale della tavola costituisce il perfetto bilanciamento. |
Percentuale di altezza della corona |
d / a * 100 (%) |
Deviazione dall'ideale determinera' una riduzione di scintillio e fuoco |
Percentuale di profondita' del padiglione |
e / a * 100 (%) |
Se significativamente maggiore dell'ideale, il diamante avra' un centro scuro. Se significativamente inferiore, la pietra apparita' acquosa e spenta. |
Spessore della cintura |
Misura di f |
Non si usano numeri per valutare lo spessore della cintura. La cintura viene giudicata in una scala da 'molto sottile' a 'molto spessa'. Una cintura troppo sottile tendera' ad essere fragile, una cintura troppo spessa appesantira' inutilmente la pietra (rendendola più costosa). L'ideale e' una cintura media. |
Angolo della corona |
g (gradi) |
Un altro metodo per calcolare la percentuale di altezza della corona |
Angolo del padiglione |
h (gradi) |
Un altro metodo per calcolare la percentuale di profondita' del padiglione |
Rapporto larghezza/lunghezza |
(a' / a) : 1 |
Per definizione a' e' il lato piu' lungo, e a e' il piu' corto. Per i tagli rotondi il rapporto dovrebbe essere il piu' possibile vicino ad 1 |
4. Sapienza artigianale
A parte le proporzioni generali e lo stile di taglio che maggiormente piace all'acquirente, la bellezza intrinseca di un diamante ed il suo valore dipendono anche dal livello di cura che il tagliatore ha riposto nella finitura.
Faccette
Quando osservate un diamante al microscopio, confrontate ciascuna delle sue faccette con quelle della forma ideale presentata nelle immagini di questa guida. Per esempio, un diamante rotondo possiede esattamente 58 faccette, 33 sopra la cintura e 25 sotto.
Mentre effettivamente osservate la pietra, fate riferimento alle immagini per cercare di individuare e valutare ciascuna faccetta. Faccette extra, mancanti o deformate diminuiscono il valore della pietra.
Cintura
La cintura in un diamante e' la parte centrale e corrisponde con il punto in cui il diametro e' maggiore, la misura varia da 'molto sottile' a 'molto spessa':
Cinture sottili sono inclini a scheggiarsi perche' e' proprio sulla cintura che la montatura preme con forza per fissare il diamante al gioiello. Cinture spesse nascondono invece del peso inutile, quindi finireste per pagare molto una pietra che non appare poi tanto grande in proporzione alla caratura. L'ideale e' quindi avere diamanti con una cintura media. Se avete la possibilita' di osservare la cintura prestate attenzione che sia ben rifinita e sfaccettata dato che certi tagliatori saltano questo passaggio per risparmiare tempo e per evitare di ridurre il peso della pietra.
Apice
L'apice e' la parte inferiore del diamante, il punto in cui convergono le faccette del padiglione. Gli apici sono classificati come 'nessuno', 'piccolo', 'medio' e 'largo'. L'ideale sarebbe 'nessuno', ma una pietra che sia altrimenti perfetta e' comunque un buon acquisto anche se ha un apice 'medio' oppure 'spesso'.
Simmetria
Controllate i seguenti aspetti della pietra per assicurarvi che sia completamente simmetrica:
- Accertatevi che l'apice sia precisamente al centro della pietra quando e' osservata dalla parte inferiore
- Verificate che l'angolo della corona e del padiglione si mantengano costanti lungo tutta la circonferenza della pietra e non si presentino concavita' o convessita'
- Ispezionate la tavola per assicurarvi che sia piatta e simmetrica
Finitura
Non c'e' una regola rapida e immediata per giudicare il livello di finitura di una pietra. Comunque va capito che piu' un tagliatore lucida una pietra maggiore sara' la perdita di peso, quindi la regola generale e' di lucidare la pietra quel tanto che basta per soddisfare l'acquirente finale. Con riferimento alla purezza, la lucidatura rimuovera' anche tutte le eventuali inclusioni superficiali, quindi potenzialmente un diamante con purezza IF potrebbe diventare un FL semplicemente con una lucidatura piu' approfondita.